L’allergia ai pollini è una patologia che interessa ogni anno circa 1o milioni di italiani, sia adulti che bambini, è stagionale, in quanto si manifesta durante la fioritura delle piante che avviene prevalentemente nel periodo primaverile.
Studi effettuati nel settore dell’allergia, hanno evidenziato come spesso gli individui allergici ai pollini lo siano anche nei confronti delle allergie perenni, in quanto è possibile venire a contatto con allergeni in qualsiasi momento e periodo dell’anno, basti pensare all’acaro della polvere, alle muffe, ai peli di animali del gatto e del cane.
Sembra ormai certo che l’individuo nasca con una predisposizione genetica di base, al figlio viene trasmesso dai propri genitori la possibilità di diventare soggetto allergico: può accadere anche che i genitori non soffrano di allergia e il figlio sì: in realtà a loro insaputa lo sono ad una sostanza insolita con la quale non sono mai venuti a contatto ed il figlio ha ereditato da loro la predisposizione ad diventare un soggetto allergico; allo stesso tempo, è possibile nascere senza alcun problema di allergia nonostante i genitori siano soggetti allergici ( anche se è difficile).
POLLINI E PERIODO DI FIORITURA
I pollini sono cellule riproduttive rilasciate dalle piante maschili durante la fioritura allo scopo di fecondare i gameti femminili della stessa specie.
E’ impossibile vedere i pollini ad occhio nudo a causa delle loro piccolissime dimensioni, ma visti al microscopio, appaiono sotto forma di spore di color giallo, capaci di spostarsi velocemente grazie al fattore vento, arrivando ad essere inalati con facilità da chiunque, provocando nei soggetti predisposti, sintomi allergici più o meno gravi ( rinite ed asma allergica ).
Il periodo di fioritura delle piante varia a seconda dei fattori climatici, come il freddo, l’umidità e la quantità di precipitazioni piovose; i mesi nei quali avviene la fioritura delle piante sono senza dubbio quelli più caldi e coprono un lasso di tempo abbastanza lungo da marzo a settembre, raggiungendo picchi a aprile e maggio, periodo in cui si assiste ad un’alta concentrazione di pollini nell’aria.
Per chi è allergico ai pollini, oggi, è possibile consultare il calendario o bollettino delle fioriture della propria regione, rivolgendosi all’ Asl o tramite internet, nel quale è possibile ricevere informazioni in tempo reale sulla fioritura della pianta alla quale si è allergici.
SINTOMI DELL’ALLERGIA AI POLLINI
I sintomi che accompagnano un soggetto allergico ai pollini, sono gli stessi provocati dagli allergeni della polvere e dei peli di animali e sono:
- La rinite, chiamata anche ” raffreddore da fieno”, la quale si manifesta con naso chiuso e abbondati secrezioni, mal di testa, mal di orecchi e con una serie di starnuti che si susseguono uno dopo l’altro
- L’asma allergica, il più fastidioso dei sintomi, accompagnata con la tosse: si può manifestare all’improvviso o gradualmente, in funzione dell’inalazione dei pollini il quali vanno ad ispessire la mucosa dei bronchi, rendendo difficile la respirazione: la persona affetta da asma allergica prova affanno, il suo organismo cerca di catturare più aria possibile e di conseguenza la sua respirazione diventa più veloce.
- Gonfiore, lacrimazione ed arrossamento agli occhi, chiamato anche rino-congiuntivite
- Malessere.
QUALI SONO LE PIANTE CHE SCATENANO L’ ALLERGIA?
Nel nostro Paese, l’Italia, le principali piante che provocano allergia sono:
- Le graminacee, alcuni esempi sono il grano, il granturco, la segale, l’ avena etcc.
- Le betulacee, nelle quali fanno parte la betulla e l’ontano
- Le oleacee, nelle quali troviamo l’olivo, il frassino etc
- Le urticacee, nelle quali troviamo la fastidiosissima Parietaria.
- Le composite, nelle quali troviamo la margheritina, il girasole, l’assenzio selvatico, il dente di leone etc.
CONSIGLI UTILI PER CHI SOFFRE DI ALLERGIA AI POLLINI
- Evitare di arieggiare le stanze durante le ore più calde della giornata e di passeggiare all’aria aperta ( dalle 10 alle 16), in quanto proprio in quelle ore vi è un’alta concentrazione di polline. Aprire le finestre per il ricambio d’aria la sera.
- Evitare l’uscita all’aria aperta soprattutto quando vi è molto vento.
- Evitare di stendere le lenzuola all’aria aperta, in quanto i pollini andrebbero a depositarvisi con facilità.
- Evitare di fare passeggiate in campagna o comunque in luoghi dove si è da poco tagliato l’erba.
- In casa, molto utile può essere accendere l’aria condizionata che aiuta a ridurre la presenza nell’aria dei pollini.
- Se possibile andare al mare, luogo dove vi è una bassa concentrazione di pollini.
- Portare sempre dietro un broncodilatatore da usare in caso di asma grave.
- Evitare di fumare, in quanto il fumo irrita le vie aeree, naso e gola.
- Evitare di consumare alcolici, in quanto stimola la produzione di muco.
- Lavarsi quotidianamente, specialmente viso e capelli, cambiarsi i vestiti dopo essere stati all’aperto, per eliminare le spore che si sono depositate sul corpo e sull’abbigliamento.
- Se possedete un giardino, evitate di piantare alberi come il carpino, il cipresso, l’ontano, l’olivo, faggio, la betulla, prediligendo la presenza di tigli e ippocastano.
QUALI CIBI EVITARE QUANDO SI SOFFRE DI ALLERGIA AI POLLINI
Spesso esiste un legame tra allergia ai pollini ed allergia a determinati cibi ( frutta e verdura ), è possibile trovare in questi gli stessi allergeni scatenati dalle spore dei pollini, da qui la necessità di variare la dieta alimentare per chi soffre di allergia ai pollini, non prima aver sentito un parere medico, in questo caso di un allergologo, il quale illustrerà una possibile alimentazione capace di non aggravare i sintomi allergici
Qui di seguito vengono elencati i cibi possibilmente da evitare durante il periodo dell’allergia:
- Chi soffre di allergia alle graminacee, dovrà evitare il consumo di: pomodori, agrumi, albicocche, kiwi, pesche, angurie, meloni, prugne, mandorle e ciliegie.
- Chi soffre di allergia alle composite dovrà evitare il consumo di: lattuga, sedano, finocchio, cicoria, prezzemolo, dragoncello, olio di girasole, banane, camomilla, miele di tarassaco e di girasole.
- Chi soffre di allergia alle betullacee dovrà evitare i consumo di frutta secca come mandorle, nocciole e noci, pere, mele, ciliegie, pesche, kiwi, prugne, sedani, carote, prezzemolo, fave e soia.
QUALI CIBI AIUTANO A CONTRASTARE I SINTOMI DELL’ALLERGIA?
- Sì agli antistaminici naturali, capaci di contrastare la produzione di istamina, proteina che il corpo rilascia in maniera naturale quando viene a contatto con un allergene, li troviamo contenuti in cibi ricchi di vitamina C, quali gli agrumi, nella frutta ( mele, fragole, kiwi, ananas), peperoni rossi, uva nera ( ricca di antiossidanti naturali dal potere antinfiammatorio, negli ortaggi ( pomodori ), nei legumi, nel ribes nigrum, il quale è capace anche di potenziare il sistema immunitario.
- Seguire una dieta alimentare ricca di pesce, soprattutto quello ricco di acidi grassi di omega3 ( salmone fresco, sardine fresche, anguille, tonno fresco), rappresenta un vero toccasana per chi soffre di allergia riducendone in maniera notevole i sintomi.
- Per chi soffre di naso chiuso, utile sarà il ricorso ai suffumigi e a bevande calde, capaci di ridurre la produzione di muco.
LE CURE
Le cure più efficaci per combattere i sintomi dell’allergia sono prettamente farmacologiche e vengono prescritte dal medico, riguardano l’uso di:
- Antistaminici , capaci di alleviare i sintomi dell’allergia in compresse o in gocce, da usare 1 0 2 volte al giorno secondo il parere del medico, i quai possono provocare degli effetti collaterali come la sonnolenza, aumento dell’appetito, vertigini etc).
- Broncodilatatori, da usare al bisogno in caso di asma, in quanto hanno la capacità di distendere e dilatare la parete dei bronchi in tempi rapidi ; sono venduti sotto forma di spray e su prescrizione medica.Uno uso sconsiderato può provocare effetti collaterali, quali tachicardia, tremori, cefalee.
- Cortisonici: Rappresentano un potente antinfiammatorio, inoltre hanno la capacità di aumentare le difese immunitarie, da usare per brevi periodi di tempo in quanto possono provocare iperglicemia, aumento di peso, insonnia, ulcera etc.
- Per chi soffre di rinite allergia, durante il periodo dell’allergia, molto utile sono i lavaggi nasali quotidiani più volte al giorno con la soluzione ipertonica, capaci di eliminare le piccole particelle di pollini.