In chimica la materia può essere costituita da elementi, composti e miscugli.
Per elementi si intende una sostanza pura i cui atomi sono tutti uguali e non possono essere scomposti e trasformati durante un processo chimico. Un esempio è il rame.
Gli elementi conosciuti sono 118 e sono contenuti in una tavola periodica dove ad ogni di questi corrisponde un simbolo chimico.
Il composto, invece, è sempre data da una sostanza pura che può essere scomposta in altre sostanze pure più semplici.
L’acqua distillata è un esempio di sostanza composta perché contiene anche altre sostanze come H e O che durante un processo chimico possono essere isolate.
Un miscuglio è invece la mescolanza di due o più sostanze pure ognuna delle quali può essere separata l’una dall’altra e non sono combinate tra loro.
Un esempio di miscuglio è l’acqua minerale in quanto contiene sali minerali oppure il latte al cui interno sono visibili con un microscopio goccioline di grasso, un pezzo di granito che è formato da minerali diversi tra loro.
I miscugli si classificano in:
- omogenei in un unica fase: contengono componenti mescolati tra loro che non sono distinguibili. Un esempio è il sale sciolto nell’acqua.
- eterogeni in due o più fasi: quando le sostanze sono visibili ad occhio nudo o al microscopio. Ogni sostanza della miscela si chiama fase. Un esempio sono le rocce, oppure la nebbia ( goccioline di acqua +aria ), il latte ( particelle di grasso + liquido ).
- colloidi ed emulsioni in più fasi microscopiche e indistinguibili: sono miscugli di liquidi o solidi insolubili tra loro dispersi in liquidi o gas. Le sostanze vengono agitate energicamente formando delle goccioline inseparabilli tra loro. Si parla di fase disperdente, dove la fase è abbondante e prevalente e di fase dispersa che non lo è. Esempio di un colloide è l ‘albume d’uovo oppure la gelatina. Quando si parla invece di due miscugli liquidi si parla di emulsione:un esempio è la maionese composta da olio e tuorlo d’uovo.